venerdì 29 dicembre 2017

                            METACOGNIZIONE, AUTOEFFICACIA E AUTOVALUTAZIONE


La consapevolezza DEI FATTI è DETTA METACOGNIZIONE, cioè il funzionamento del nostro pensiero.

Molte volte noi ci chiediamo :"come facciamo a memorizzare le cose importanti." è un sistema importante per la consapevolezza del proprio stile cognitivo.

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Una cosa molto importante è anche L AUTOVALUTAZIONE grazie alla quale un ragazzo prende fiducia di se stesso, cioè le abilità personali ad esempio:
  • uso corretto del linguaggio
  • capacità di lavorare in gruppo
  • agilità motorie e sporitive
  • talento musicle
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                                               AMBIENTI DI APPRENDIMENTO E METODO DI STUDIO



L' apprendimento è condizionato anche dall' ambiente con due impostazioni contrastanti:

  • pedagogia dell' insegnamento o comportamentismo: sul docente e su strategie didattiche
  • pedagogia dell' apprendimento o cognitivismo: potenzialià cognitiva e della costruzione della conoscenza dell' allievo.

I sostenitori del comportamentismo sono SKINNER E BLOOM
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L' organizzazione dove si studia è molto importante e per questo è importante che l' insegnante analizzi bene la situazione iniziale degli allievi e quindi poi di progettare dei rimedi per le situazioni difficili.



Sostenitori del cognitivismo sono BRUNER E AUSBEL
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Loro dicono che gli alunni devono seguire il loro intuito-induttivo, partendo dall' esperienza e dagli oggetti per arrivare ai concetti, quindi non è l' insegnante che deve trarre insegnamento.



mercoledì 27 dicembre 2017

                                                    IL RUOLO DELLE EMOZIONI


I processo motivazionali, emozionali interagiscono con quelli cognitivi e vengono chiamati DETERMINISMO RECIPROCO. esempio:
  • ASPETTI COGNITIVI percezioni pensieri ricordi
  • VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DI SIGNIFICATO valori opinioni atteggiamenti
  • EMOZIONI gioia gratitudine amore ansia rabbia vergogna
Le emozioni sono processi complessi. Hanno un inizio, una durata ed una fase di attenuazione. Possono avere una causa esterna (il complimento di un amico) e/o interna ( il ricordo di un amore sfumato). Implicano diverse componenti: modificazioni a livello fisiologico (esempi: aumento della pressione sanguinea, della frequenza respiratoria, della tonicità muscolare, occhi a palla, gambe che fanno Giacomo-Giacomo, viso paonazzo, stomaco in subbuglio, “cagotto”) dovute all’attivazione del sistema nervoso centrale (funzioni superiori della corteccia), del sistema endocrino (un esempio è l’aumento dell’ormone cortisolo nel sangue, detto volgarmente l’ormone dello stress) e del sistema nervoso autonomo; una componente cognitiva (mentale) rappresentata dall’analisi e dalla valutazione della situazione all’interno della quale è stata provata l’emozione; una componente espressivo-comportamentale ( salto di gioia, pugno in un occhio, fuga a gambe elevate, bacio appassionato); e, chiaramente, una componente affettiva ( gioia, tristezza, ansia, imbarazzo, etc.).Il sistema nervoso autonomo, sopra menzionato, come dice il nome, non è sotto il nostro controllo. E’ costituito da due sottosistemi tra loro agonistici che si chiamano parasimpatico e simpatico. La cosa  ironica, per non dire paradossale, è che è  proprio l’attivazione del sistema denominato “simpatico” a determinare reazioni fisiologiche considerate culturalmente poco piacevoli, soprattutto se manifestate di fronte ad altri, quali diventare tutti rossi, tremare al punto da non riuscire a bere un caffè, sudare le sette camice o balbettare.
Le emozioni svolgono fondamentali funzioni adattive:
  • Determinano le risposte fisiologiche, cognitive e comportamentali adeguate ad affrontare la situazione che le ha determinate: per esempio la paura predispone fisicamente e mentalmente  ad un evitamento dell’evento che l’ha suscitata; la rabbia sollecita una reazione difensiva nei confronti di un danno subito ritenuto ingiusto.
  • Orientano l’esplorazione dell’ambiente fisico e relazionale all’interno dei quali si vive, nel senso che le emozioni positive sollecitano l’avvicinamento a ciò che le ha determinate, e quelle negative un allontanamento.
  • Regolano le relazioni interpersonali ed affettive con gli altri: è più probabile, per esempio, che si decida di trascorre una vacanza con una persona che diverte piuttosto che con una  che fa venire l’acido lattico alle orecchie.
  • Comunicano agli altri significativi i propri stati interni.
  • Sostengono i processi di apprendimento: è più facile ricordare la canzone del nostro cantante preferito, quello che da anni ci conforta con le sue melodie e i suoi versi, che il teorema di Pitagora che con tono austero ci aveva spiegato alle medie l’insegnante di matematica.
  • Favoriscono i processi decisionali e la formulazione di valutazioni: tendenzialmente una cosa che piace perché alimenta un’emozione di gioia viene giudicata desiderabile e ricercata; una che invece determina angoscia viene ritenuta da evitarsi.
Ormai da diversi anni si è familiarizzato con il concetto di “intelligenza emotiva”. E’ una delle diverse intelligenze che abbiamo in dotazione: l’idea di intelligenza come funzione cognitiva unitaria è ormai superata. E’ stata dimostrata l’esistenza di diverse tipologie di intelligenza. Tra queste ci sono le seguenti: linguistica, matematica, motoria, musicale e interpersonale. Ogni persona per predisposizione, e a fronte del proprio personale percorso evolutivo, va più forte in alcune e meno in altre.

Risultati immagini per il ruolo delle emozioni

                                                GLI STILI DI APPRENDIMENTO



Lo stile cognitivo ha un importante influenza sullo stile di apprendimento cioè il modo in cui un individuo elabora un informazione tramite degli stili.
Questi stili di apprendimento si possono raggruppare sulla base di più criteri:(funzioni, forme, livelli, scopi, inclinazioni.)

Risultati immagini per stili di apprendimento

IN BASE ALLE FUNZIONI
  • STILE LEGISLATIVO decisioni, regole autonome
  • STILE ESECUTIVO preferisce ricevere istruzioni
  • STILE GIUDIZIARIO valuta le regole e le persone formulando critiche
IN BASE ALLE FORME 
  • STILE MONARCHICO si dedicano completamente ad un impresa che non amano aiuto nei risolvimenti dei problemi.
  • STILE GERARCHICO obbiettivi con organizzazione e sistematicità nella soluzione
  • STILE OLIGARCHICO con più obiettivi in competizione tra loro che penalizzano la scelta
  • STILE ANARCHICO persone motivate da più bisogni e obbiettivi e i problemi sono casuali, creativi e innovativo
IN BASE AI LIVELLI
  • STILE GLOBALE chi preferisce questioni vaste ed astratte, non ama i dettagli e trascura i particolari
  • STILE LOCALE O ANALITICO attenzioni verso i dettagli
IN BASE AGLI SCOPI
  • STILE INTERNO persone introverse, poco socievoli
  • STILE ESTERNE persone estroverse, collaborative, espansiva
IN BASE ALLE INCLINAZIONI
  • STILE LIBERALE chi intende favorire il cambiamento
  • STILE CONSERVATORE minimizza i cambiamenti e non si discosta da situazioni familiari




mercoledì 20 dicembre 2017

                                 GLI STILI COGNITIVI


Ogni comportamento ha il suo stile cognitivo:


  • STILE GLOBALE, ANALITICO: la persona coglie gli aspetti in modo sintetico, basandosi sull' istinto.
  • STILE DIPENDENTE INDIPENDENTE DAL CAMPO: limitata cogliere gli elementi dipendente dal campo, invece indipendente dal campo sono quando gli elementi sono colti bene e distinti.
  • STILE VERBALE VISUALE CINESTETICA la preferenza per la parola, l' immagine o l' azione nel processo di apprendimento : chi preferisce leggere impara meglio leggendo mentre chi preferisce vedere impara meglio guardando.
  • CONVERGENTE DIVERGENTE: il rapporto del soggetto con le informazioni. Una persona convergente  è una persona riflessiva che affronta un problema in modo logico e consequenziale. Invece una persona divergente è impulsiva autonoma e creativa e sa giungere a soluzioni originali.
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                          LA MOTIVAZIONE E GLI ALTRI
                       FATTORI DELL' APPRENDIMENTO

La motivazione e l' apprendimento fanno parte di un funzionamento chiamato "imparare a imparare"a cui tutti noi diamo molta importanza.

In secondo luogo la motivazione e l' apprendimento si affacciano ad altri stili: stili cognitivi, le emozioni.


                                  IMPARARE A IMPARARE


L' apprendimento e il metodo di studio sono diventati al giorno d' oggi molto importanti perchè nell'arco di pochi anni la tecnologia e quindi l intelligenza si stanno evolvendo radicalmente.
I psicologi dicono che bisogna imparare dalle teste ben fatte e non dalle teste ben piene perche le teste ben fatte imparano a imparare.
Risultati immagini per imparare a imparare

IMPARARE A IMPARARE è l' abilità a preservare nell'apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo ne delle informazioni sia a livello individuale che in gruppo.

Imparare a imparare è articolato in 3 aspetti:

  • il sapere, le conoscenze
  • il saper fare,l' applicazione
  • il saper essere, le convinzioni, gli atteggiamenti, le motivazioni

richiede quindi ABILITA' COGNITIVE cioè il modo di apprendere
ABILITA' METACOGNITIVE cioè la valutazione dei propri  risultati


L' insegnante  all' alunno deve insegnare a imparare,quindi l'insegnante deve essere integrato, esperenziale:

INTEGRATO: collega contenuti  metodi e argomenti , stimolando l'allievo.
ESPERIENZIALE: procede per problemi e per progetti favorendo una riflessione.
ESPLICITO: aiuta gli studenti a raggiungere la consapevolezza di sè e di quanto stanno facendo.

domenica 17 dicembre 2017

                                               LA MOTIVAZIONE INTRINSECA:     
                                     https://it.wikipedia.org/wiki/Motivazione_(psicologia)



L'apprendimento è condizionato dalla motivazione: ESTRINSECA  https://www.youtube.com/watch?v=ySg14xhZsFw INTRINSECA


MOTIVAZIONE ESTRINSECA  Si definisce motivazione estrinseca quando l apprendimento è condizionato da un premio o dalla ricompensa detta "rinforzo".
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MOTIVAZIONE INTRINSECA Si può definire la motivazione intrinseca come l’insieme delle sensazioni positive associate al fatto di svolgere bene una attività o un lavoro, dunque si intende la motivazione a fare qualcosa “per il gusto o il piacere di farlo”.
Risultati immagini per ragazzo che pensa



Nella scuola c'è la motivazione estrinseca e intrinseca:
intrinseca successo scolastico
estrinseca il voto o premi dei genitori


Dal tipo di motivazione si può distinguere anche tra OBBIETTIVI DI PADRONANZA e  OBBIETTIVI DI PRESTAZIONI:  nel primo caso l alunno studia per accrescere le sue conoscenza, nel secondo si impegna per dimostrare le sue capacità.

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                                     DARE UN SIGNIFICATO ALLA VITA SCOLASTICA


STILE TRIBUTIVO: conta su se stesso a un miglior rendimento scolastico   cioè INCLINAZIONE                                                                                                                               VERSO SE STESSI



L' attribuzione interna negativa è rafforzata dall' insegnante  che considera l' alunno "limitato".
Risultati immagini per insegnante con alunno

PROFEZIA CHE SI AUTOREALIZZA: L' INSEGNANTE influisce sul rendimento dell'alunno perché gli alunni si adeguano a quanto pensa l' insegnante.
Immagine correlata

Una forma di influenza si verifica  nel fenomeno pigmalione .




                                                    DARE SIGNIFICATO A CIO' CHE ACCADE:



A determinare il nostro comportamento non sono solo le motivazioni ma anche le nostre spiegazioni.

es.Prepariamo la cena per tutti e nessuno ringrazia e allora cerchiamo di capire il motivo.

Queste motivazioni si chiamano ATTRIBUZIONI.

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FRITZ HEIDER
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ha studiato due forme di attribuzione:
ATTRIBUZIONE INTERNA: attribuisce a se stesso la causa di ciò che avviene, valenza negativa o valenza positiva.
ATTRIBUZIONE ESTERNA: attribuisce dei motivi alla azione che accade. es. si sente sfortunato e da la colpa a questo.


JULIUS B. ROTTER
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LOCUS OF CONTROL ESTERNO: deresponsabilIzza l individuo

LOCUS OF CONTROL INTERNO: aspetto negativo la motivazione si trova sopprattutto nel locus of control interno

BERNARD WEINER
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DUE PROCESSI DI ATTRIBUZIONI:

INTERNALITA': collocazione della causa di un certo fenomeno
STABILITA': il carattere mutevole o costante della causa
CONTROLLABILITA': controllare la causa







domenica 10 dicembre 2017

IL CORO


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 Un vecchio maestro di musica va a insegnare in un collegio Lì i ragazzi sono molto furbi e vivaci, architettano molti scherzi con i quali feriscono bidelli e prof. ma per questo prendono severissime punizioni. Il nuovo professore viene soprannominato “zucca pelata” per la sua testa calva ed è molto gentile con i suoi ragazzi. Vuole talmente bene a loro tanto che non da mai dei castighi in cui essi vengano picchiati. I suoi alunni si affezionano molto a lui e cominciano a cantare canzoncine. Da questo Clemant Matieau capisce che molti sarebbero perfetti per cantare e così forma un coro. La voce principale è quella di un ragazzo, Pierre che ha una voce magnifica ma è molto indisciplinato; il prof. si innamora di sua madre. Tutto va per il meglio anche quando arriva un alunno prepotente dal riformatorio che picchiava. In questo periodo scompaiono dei soldi che servivano per comprare la legna e l’acqua calda e viene incolpato questo ragazzo che viene rimandato al riformatorio. La pace si rinstaura quando, dopo aver trovato il colpevole dei soldi rubati, quando il direttore e il prof più severo vanno in vacanza. Matieau decise così di andare nel bosco a giocare ma al suo ritorno li attende uno spettacolo agghiacciante il collegio incendiato. Viene licenziato e si assume tutte le colpe. Mentre se ne stava andando venne raggiunto da tantissimi areoplanini di carta e un ragazzo, Pepinot, andò con lui perché ogni sabato aspettava che i suoi genitori lo venissero a prendere (anche se erano morti) e in effetti qualcuno quel giorno lo aveva portato a casa. In seguito Pierre studiò al conservatorio e divenne maestro d’orchestra.





LA MOTIVAZIONE AD AGIRE:


Per agire noi utilizziamo molti termini: volontà, passione, desiderio, curiosità, bisogno....
che indicano i motivi per le nostre azioni.
Nella psicologia viene chiamata la MOTIVAZIONE

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cioè " l insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l azione o l orientamento verso un obbiettivo".

Più si è motivati più l attività è significativa.

La motivazione di agire si distingue riguardo la loro ORIGINE
  • soggettivi: dentro di noi, istinti, i bisogni
  • oggettivi: dall'estremo o dall' ambiente fisico, vestirsi eleganti a un matrimonio.
Altra distinzione è l' IMPORTANZA


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ABRAM MASLOW  : fattori motivazionali come bisogni dell individuo, l individuo riceve stimoli interni esterni e li valuta, che stabilisce cosa fare gli obbiettivi da seguire e le decisioni.



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JULIUS KUHL : due orientamenti differenti: centrato sull azione, in grado di realizzare i propri propositi.   centrato sulla situazione: non riesce a passare l azione...per ansia....