ARISTOTELE
Opere sul pensiero etico pedagogico:
- Etica Nicomachea
-Politica
Progetto pedagogico all'interno dell'antropologia politica, ma con riflessioni ed esiti diversi da Platone: preferisce l'analisi della realtà alla descrizione dello Stato sociale; e la felicità rispetto alla giustizia.
Per Aristotele l'educazione è morale.
Aristotele divide la virtù in due:
- Virtù DIANOETICHE (esercizio dell'intelligenza)
- Virtù ETICHE (controllo delle passioni da parte della ragione)
La felicità si raggiunge quando le virtù sono al espresse al più alto livello; questo richiede un'adeguata e completa educazione destinata principalmente ai cittadini liberi.
Secondo Aristotele, l'educazione degli uomini è raggiungibile tramite tre fattori:
1) NATURA: predisposizioni di corpo e di spirito
2) COSTUME: dato dal tipo di comportamento familiare e pubblico (abitudini, modi di fare, tradizioni)
3) DISCORSO: l'educazione, insegnamenti ricevuti dai maestri
Aristotele dice che lo stato, oltre ad emanare le leggi, deve occuparsi anche di educazione statle, in questo modo, l'educazione sarà conformata alla costituzione della città-stato.
Secondo Aristotele l'educazione si divide in tre cicli:
1) 0-7 anni: affidato alla famiglia
2) 7-14 anni: affidato allo Stato
3) 14-21 anni: affidato sempre allo Stato
L'educazione, dal punto di vista Aristotelico, deve mirare alla perfetta formazione armonica dell'uomo, seguendo i seguenti aspetti:
- FORMAZIONE FISICA (senza il militaresco dell'educazione spartana)
- FORMAZIONE INTELLETTUALE (contemplazione disinteressata della verità)
- FORMAZIONE MORALE (crede nella funzione purificatrice dell'arte, ad esempio il teatro)
Aristotele si avvicina alle'educazione liberare. quest'ultima è l'educazione di chi è libero e può approfondire la conoscenza.
Aristotele ha lasciato libri esclusivamente ai suoi studenti, chiamati ESOTERICI, e al suo pubblico, chiamati ESSOTERICI (purtroppo non sono arrivati fino a noi)
Aristotele si concentra principalmente su due discipline: FILOSOFIA e LOGICA.
La prima si occupa dell'essenza delle cose, mentre la seconda si occupa del metodo e dei ragionamenti per arrivare alle varie discipline.
Aristotele divide il ragionamento in due: INDUTTIVO e DEDUTTIVO.
Il primo parte da un caso particolare per arrivare ad una conclusione generale, ma le conclusioni sono provvisorie.
Il secondo parte da un principio generale per arrivare ad una conclusione particolare.